domenica 5 agosto 2012

Come si mangia bene dove si mangia bene! Ristorante"Miseria e Nobiltà"

Eccoci qui! Finalmente in ferie!
A Firenze fannulloneggiando fino alla settimana di Ferragosto. E poi via un 4 gg così, fuori, sempre a fannulloneggiare, ma a tempo di musica!
Nel frattempo ho deciso di fare una specie di tour gastro-economico.
Dove?! Intorno a Firenze?!
Ma no! Lì già abbiamo mangiato ovunque ci abbiamo portato le nostre fameliche narici, ma io voglio sapere dove si mangia bene a Firenze!
Non alle sagre o alle feste dove si spende poco e si mangia bene per antonomasia, ma in locali e trattorie magari normalmente ignorate, dove si spende poco e si mangia bene! E non per antonomasia, ma perchè sono avamposti del confine fra realtà e fantascienza; o almeno così appaiono con questi chiar di luna.
Sì, perchè di questi tempi, se vuoi uscire a cena, con il tuo compagno, marito, fidanzato, trombamico che sia (si dice amico?! si può dire o è volgare?!boh....ormai l'ho detto...) devi andare in banca, chiedere un prestito e garantire al megadirettoregalattico che il tuo plasma sarà sempre a sua disposizione. Magis magisque.
Essendo a me rimasto poco plasma (l'ho usato come dono votivo ad acqua gas e luce, le divinità della religione pagante la cui formula rituale di base è "speriamo i numeri siano bassi") ho deciso che era necessario non solo trovare posti avvicinabili (low cost qui è una parola che richiama alla mente quella potente sensazione del mistico e del fantastico), ma anche di diffonderne l'esistenza a tutti i poveri mortali che, come me, oltre che donare il sangue all'AVIS, donano tutti il resto al governo.
Ora, ancora non sono riuscita a scendere sotto le 20, mangiando come un essere umano.
Se riesci a saziarti con du' carotine un sedano e un accenno di fusillo, allora a 15 scendiamo, ma è necessario avere forti inclinazioni ascetiche.
Io non le possiedo.
Nemmeno Ello.
Mah, veramente nessuno che conosca....

Poichè le mie ferie sono iniziate lunedì, martedì non avevamo cibo di sorta in casa, apparte il sugo di pomodoro fatto da me (maligni, è che pasta=cardo), dei pomodori dal dubbio aspetto e un'insalata con una confusa reputazione.
Perciò Ello ha pronunciato la frase che si pronuncia solo in casi di grave emergenza:
"Ti porto a prendere una pizza."
Aahaahahhahah.
Io non prendo pizze. Io mangio. Stolto.
E sì che lo sa. Io parto con l'idea della pizza, ma, santazucchinaincroce, mi mettono in mano un Menù!
Un Menù!
A me?!
Non sanno cosa rischiano. Ello sì, ma in genere non fa in tempo ad intercettare il mistico oggetto cartaceo.
Cmq. Pensiamo a dove andare. Le sagre son lontane. La macchina no, che palle. Il solito ristorante basta, che ci abbiamo la residenza e poi è pure rincarato, si paga la dubbia simpatia del pizzaiolo....allora dove si va?!
La festa sull'Arno?! Sì, addio mi' core...è finita da mo'.
E allora Ello esordisce con "Sai dove siamo andati a prendere la pizza a portar via con A.c.n.d.n.?! (amico di cui non dico il nome).
-No, ero a lavorare-
Gelo. Tossicchiate vaghe.
-Beh, ad ogni modo fanno anche pizzeria ristorante. E' qui dietro."
-Dove?!-
-In via Aretina-
Perplessitudine.....come ho fatto a non vederlo?! Boh....
-Come ho fatto a non vederlo?!- chiedo.
Ello spiega. Il ristorante è quello che un tempo era il ristorante dell' Hotel Il Grifone, dietro via Aretina. Ora è in gestione a questa famiglia e si mangia benissimo.
Ello sa i ca...di tutti. Non so come sia possibile, è peggio delle portinaie.
Ad ogni modo ci avventuriamo.
Ello prende un antipasto da 16€. Io noto che dietro di noi una porta accostata costituisce un'eventuale via di fuga....
Ad ogni modo la cameriera, gentilissima e premurosissima, ci porta due piatti, dicendo che l'antipasto è "grande".
Non è grande.
E' la porzione che si preparerebbe ad uno dei Titani appena fuggiti dalle profondità in cui è stato per millenni relegato.
Ci guardiamo e guardiamo il piatto.
-Chiamiamo qualche amico o proviamo a mangiarlo da soli?!-
Sono le nove e mezzo. Siamo soli, nessuno correrà in nostro soccorso.
Dopo pochi minuti è chiaro che vincerà l'antipasto.
Ma io non posso permetterlo.
NESSUN antipasto ha mai vinto sulla mia persona. Mai.
Adotto il metodo Beritelli, in più occasioni da mio padre usato per sconfiggere luculliani pasti della durata di quattro/cinque ore.
Schiena eretta. Un piccolo boccone. Masticare 200 volte, applicando la tecnica dei mille dentini di Hokuto.
Deglutire. Inspirare, espirare.
Altro bocconcino.
Naturalmente ho vinto io. Anche se ho perso il controllo dei dotti lacrimali. Ma c'è sempre un prezzo da pagare.
Ello si preoccupa. -mimma, tutto bene?!-
-Sì- dico- è l'emozione della vittoria.-
Bugiarda. Ello lo sa e ridacchia.
A questo punto la premurosissima cameriera chiede se andava tutto bene. Sì era perfetto, anche i titani hanno molto gradito.
Chiacchiero amabilmente mentre bevo il terzo litro di acqua naturale....ho la bocca un po' impastata....
Arriva il primo.
Cazzo sono scappati pure i titani.
Maledetti vigliacchi!!!
Metodo Beritelli, capito.
Ello soccombe e lascia parte del primo nel piatto. Mi si sdoppia la vista, respiro a fatica, ma finisco il piatto. Non si lasciano i bocconi nel piatto, mi sembra di sentire mia mamma...eh, ho capito, ma te mangiavi panini col prosciutto!! Così so' brava anche io.
Sento mia mamma sogghignare.
Arriva la cameriera, che, con la seraficità di un saggio monaco millenario chiede: "la pizza la faccio partire o siete a posto?!". Il suo sguardo è quello di una che la sa lunga.
Il mio di una che sta per rotolare giù dal monte.
" Nooo" dice Ello, con tutte quello "o"- va benissimo così, non ce la facciamo più-
Io sorrido, ma la mia mente è altrove....caffè... caffè..caffè...caffè....
-hiahsiuh?!-
La guardo con lo sguardo di chi ha appena sentito chiedersi "hiahsiuh?"
-Non ho capito, scusa ero distratta...-
-Volete un dolcino?!-
Eh vabbè, ma allora dillo, malefica! Dolcino! Ma che si dice "dolcino" a due anime in pena che non vanno mai a cena fuori perchè sono stanchi morti e avviliti dal prezzario fiorentino, nel loro primo giorno di ferie?! Eh?! Eh? Eh?
Naturalmente la risposta è: "Cosa avete?!"
Sto lacrimando di nuovo, ma non me ne curo.
Alla fine il dolcino era leggerissimo e io sono riuscita addirittura a camminare verso la cassa.
Ello ha pagato mentre io andavo verso l'uscita, temendo che fermandomi non sarei riuscita a ripartire.
E' uscito dicendo: " Non ci crederai".
Lo guardo. Aspetto. Niente. Sospiro.
" Perchè?!"
Ello richiede imput precisi.
" Abbiamo speso solo 25€ a testa"
Resto senza parole.
Lo so, avreste voluto assistere a tale miracolo. Tardi.
"Ma che dici?!" lo guardo stupita" ma se ci hanno portato delle porzioni immense. Ho dovuto usare la segreta arte perduta dei Beritelli!!! Ho dovuto usare i 1000 dentini di Hokuto! Ho dovuto.."
Mi interrompe dolcemente.
" Marta!!!"
Dolcemente.
" Ehm...sì"
"Riassumi"

Insomma, abbiamo preso: tre bottiglie di h2o naturale, due birre grandi, un antipasto per 4 persone, due primi, il "dolcino", coperti, sale e pepe qb.
E vi assicuro che le porzioni che servono sono porzioni vere e non decise da dietologi mentalmente disturbati che vogliono distruggere il mondo, convinti che se li aiuteranno, gli odori (carote, cipolle e sedano di base n.d.s.) saranno loro riconoscenti.
E abbiamo quindi deciso e iniziato a fare pubblicità a questo ristorantino nascosto che trovate a Firenze in: Via Aretina (numero so na pippa controllerò) "Ristorante Miseria e Nobiltà".

E dieci punti a Grifondoro :D

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