Salve a tutti. Ciò che troverete in questo blog saranno vecchie storie che pretendevo dimenticate e molti caffè. Caffè?! Sì, caffè, perchè da che mi ricordo il caffè ha sempre fatto parte della mia vita. E mi riconduce a sentimenti e situazioni per me molto evocative. Come prendere il caffè in terrazza con mia sorella durante un temporale estivo. Dunque se vi piacciono le storie ed i caffè, benvenuti in casa mia! Spero di essere una buona ospite
giovedì 18 ottobre 2012
venerdì 12 ottobre 2012
Marchionne....ma che ti ripigli o cosa?!
Premessa
In
questo post reagisco scherzosamente ( ma non troppo) a quello che Marchionne
(il signor non se lo è guadagnato) ha detto della mia magnifica e amatissima
Firenze. Non esprimerò deliberatamente il mio personale giudizio su quali
saranno le ripercussioni a livello economico o politico di questo avvenimento.
Mi limiterò a spiegare a Marchionne che in definitiva, come si suol dire:
Fiorentini,
razza dannata.
Come molti, saprete ormai che Marchionne ha definito la nostra
meravigliosa Firenze una "povera piccola città".
In
realtà era con Renzi che ce l'aveva (o NON ce l'aveva?!), ma il Marchionne ha
ben pensato (e bene, perché gli ha fatto in fondo un favore alla O.Wilde) di
mettere di mezzo la mia magnifica Firenze (ripetitiva, un po' campanilista...lo
so...al cuor non si comanda).
Volendo
parlare d'i' Renzi, i'nostro vecchio amico rottamatore, il Marchionne ha
pensato bene di dargli il titolo di "Obama di noartri" e di
definire la nostra una "piccola povera città".
Ecco....come
dirlo senza offendere la spiccata sensibilità recentemente
dimostrata.......'scorta nanni, o, coso lì, Marchionne! Ma ch'è mai
possibile che con tutti i sordi che tu pigli, un tu sia stato 'n'grado
d'iscrivetti a i cepu e fa un corso d'arte, ma anche d'art attack?!
No,
che poi, mi'a pe fa' polemica....ma se questo l'è i'risurtato di tutti gli
studi t'ha'fatto pe' arrivare fin lì, un si capisce come mai ti danno tutti
que'soldi...però almeno in parte si spiega come mai tu giri co'i' golfino d'i'
mi' poro nonno Piero. (il mi nonno un si chiamava così, ma tutti hanno un nonno
Piero. E' d'uopo quando si raccontano pittoresche storie familiari in cui i
nome d'i'nonno un rende la storia).
Ni
caso 'n' si sia capito, non sto scrivendo in italiano.
Ci
tenevo a sottolinearlo.
E
in effetti sto cercando anche di scrivere il fiorentino, anche se a cercare di
renderlo scritto fa uno strano effetto. In realtà, non lo sto nemmeno scrivendo
esattamente come si pronuncia, perché mi sono resa conto, provando, che
è....diverso...un po' meno..un po' più....* vabbè, comunque provo a farlo,
italianizzandolo, perciò cercate di avere pietà e leggete con attenzione.
Allora, c'era un volta.....-Un re!-, diranno subito i miei piccoli lettori!**
No,
un ciocco di legno duro com'i'marmo, che nemmeno alla cepu eran riusciti a
promuoverlo, che l'unico c'avea rimbarzato prima di lui er'i'trota, che aveva
fatto anda'n'depressione du professori e un mafioso.
E
difatti alla fine giusto l'albanesi, pe' pietà, gni diedero la laurea in
gingillometria pur ch'era padano e un li voleva. Ma siccome nemmen loro volevan
lui....
Ora,
siccome un'era passato nemmeno a'i 'cepu, questo pezzo di legno aveva pensato
"che posso fare, che so 'gnorante 'ome le capre?!" e subito s'era
risposto "devo trovà i'modo di fa più sordi, che magari se pago parecchio
di più riesco a prendere una laurea sia in gingillometria che in astrofisica di
stoca (stoca: questo probabilmente comprensibile a pochi, ma un posso tradurlo
che fa brutto quasi come dire Marchionne senza fassi prima i segno della
croce), che non è per niente semplice".
Ora, prima di continuare a deriderlo, vorrei soffermarmi su questo quasi
commovente personaggio, che non è in cerca d'autore, poiché a chiunque sia
stato chiesto ha risposto "non l'ho fatto io" e lui insiste che s'é
fatto da solo e si rivendica....sicché....
"Sergio Marchionne (Chieti, 17 Giugno 1952) è un dirigente d'azienda
italiano naturalizzato canadese.
Possiede la cittadinanza
canadese, paese dove si è trasferito all'età di 14 anni, laureandosi e
formandosi con diverse esperienze manageriali."
Ecco con tutto il massimo e reverenziale rispetto da parte mia....ma dove cazzo
sei Wolverine, quando il mondo ha bisogno di te?! O un tu sei canadese
d'i'Canada?! O un tu torni a casa pe' le feste comandate?!Ma dico, ma
du'artigliate così di passaggio a gratis, no?! No!!! Lui era a fa'l'eroe de'
du' mondi! E moi ci si becca i'Marchionne! Grazie, eh, caro....vabbè. Anche
Wolverine sbaglia.
Anche
se m'ha deluso la bistecca gli s'offre lo stesso che un si sa mai i'ghiottone
(trad. italiana per Wolverine) se n'offendesse.
Andatevela
a cerca'su wikipedia, i'ghiottone l'è'na brutta bestia che un ce la vorrei ave'
come nemica.
Andando avanti
Da questa prima parte possiamo dedurne cosa?
Il poero Bimbo-Marchionne s'è trasferito ni
periodo in cui in Italia si apprendono le cose a livello cosciente, fra la
prima e l'ultima ora. La lingua, le scienze. L'ormoni, le parolacce. L'Arte.
Come poteva l'implume Marchionne sapere che
esistevano arte e bellezza, se n'i' periodo in cui tutti la apprendono lui era
a cerca' di confezionassi du artigli di fortuna?!
EH! Ma non è colpa sua! L'è ignorante perché
l'era in aereo! Ma anche voi! Pietà l'è morta!
Qui noi la cultura la si respira nell'aria, la
si prende n'i latte, quello l'era in aria a mangiassi du olivine condite colla
salsa d'i'colore sbagliato! Eh, un'è colpa sua, porino, l'avevano portato via
"un guarda' tutta quella bellezza, Sergino, che po'ti vengan' i complessi
quando ti guard'allo specchio". E via su in aria e in Canada, dove
credevano gli specchi un ci fossero e lo portavano in gita a vede'i laghi....
E poi, siamo onesti e caritatevoli, via, s'è
laureato in....laureato in...laureato....?! Spettate vo a vede' in cosa perché
lì l'è un po' vago....
"In
Canada Sergio Marchionne si laurea in legge alla Osgoode Hall Law School of York University e
consegue presso la University of Windsor un Master
in Business Administration (MBA). Presso l'Università di Toronto completa
invece i suoi primi studi universitari in filosofia. Esercita quindi come
commercialista, procuratore legale, avvocato ed esperto contabile
diplomato."
Ecco, io adesso voglio aggiungere a questa
incompleta biografia, che oltre a tutto ciò, ai lodevole impegno e ai mille
lavori svolti....è doveroso ricordare che Marchionne ha fatto anche i'
cameriere per qualche tempo da Gigi'i'troione, con ottimi risultati. Eh no,
quel che è giusto è giusto!
Rendiamoci conto che questo è un uomo
d'i'popolo. Difatti i'popolo lo prenderebbe volentieri....ma siccome la Fiat
c'ha una mezza idea di come lo prenderemmo, un ce lo danno....ma questo signori
un'è solo un uomo di'popolo perché ha lavorato n'i terziario!
E' uomo di popolo in quanto filosofo! Ora
un credo che Platone o chi per lui se la sentirebbe di toccallo nemmen co un
bastoncino...però...la laurea c'è...almeno salutare lo devano
salutare....
Filosofo dunque. Ma assecondiamo questa leggenda
che gli s'è andata creando 'ntorno.
Da alcuni antichi scritti, si deduce che il
Marchionne ( Helianthus tuberosus L. della famiglia Asteraceae, Girasole
del Canada, Topinambur***) appartiene alla corrente de'"Razziatori
di'icche t'appartiene foss'anch'i cane." o la RIAFIC, che dillo tutto i
nome l'era lungo e la gente s'addormentava prima dell'arrivo d'i caviale e un
stava bene e faceva brutto.
La RIAFIC, quindi.
E' questa una corrente nata secoli fa, che trova
nel razziare ai poveri per dare random a chi già ce n'ha che gli avanzano, una
forma d' evoluzione spirituale. E spesso difatti accompagnano le loro
discussioni filosofiche (leggi piani strategici) de'Razziatori con parecchio
spirito. E pure d' annate eccellenti, si vocifera.
Ma torniamo a noi. L'è laureato in legge. E
difatti se non sbaglio anno scorso durante l'intervista, s'intravedeva didietro
un quadro della Pimpa che gli consegnava una corona d'alloro di
cioccolata.
Ma un son sicura e un voglio togliere punt' alla
Pimpa agli occhi de'bimbi.
Con
i suoi 4.782.400 € di stipendio annuo è considerato il quinto manager italiano
più pagato.
E la domanda torna a tormentarci "com'è possibile che un tu distingua una
crosta d'i'mercato da i'Raffaello d'i Louvre?!" Fatti un corsino alla cepu
ti dico, ti fa bene, tu fa' più bella figura.
Ma t'immagini: tu entri in casa di un amico
pieno di spirito d'annata e caviale, tu vedi un Picasso e tu gli fai "Oh,
Gino, ti s'è sciorta la tela a tenello su'i' camino".
O Marchionneeeeee!
Io capisco che t'eri giovane e implume. Io
capisco che tu eri in aereo. Capisco che co icche ti pagano ci sono i neuroni
passan la vita a bagno alle caiman e un ti ca**** quanto sei lungo....ma almeno
colla lingua mettitici d'accordo! E santissimiddio! Tu sei a tubo diretto come
le papere!
Ma che figura di merda (eh, merda lo dico perché
va detto) t'ha fatto eh?!
Firenze una "piccola e povera città"
Macche s'è scemo?! Che t'hai bevuto l'acqua dell'Arno a'i' rubinetto?! Sei
cascato da'i'seggiolone da piccino, t'ha battut'i'capo dappertutto perchè
c'avevi l'equilibrio di un gabbiano monoala o cosa?!
Cosa?!
Allora:
Uno:
Piccino l'è i tu'cervello che per fare due più
due e rendessi conto che se restavi a fa' i' cameriere t'eri risparmiato una
figura di merda, e c'ha messo 24h per poi limitassi a fare marcia indietro. E i
fiorentini l'avrebbero fatta volentieri anche loro. Su di te. Reiterate volte.
Due:
Piccino sei tu, omuncolo senza spessore, che ti
permetti di mancare di rispetto ad una città che tant'ha dato al mondo e a cui
il mondo tanto ha dato. Che ha dato i natali a geni e visionari che hanno fatto
la storia. Firenze, che ha fatto da casa a quei geni e a quegli artisti che non
ne avevano più una e che allo stesso modo li ha maltrattati, esiliati, per poi,
come ogni amante capricciosa, amarli di nuovo e di nuovo, ed infine attraverso
i suoi figli.
Questa città forse è piccola. Ma è talmente
tanta e tale la sua ricchezza che, a suo confronto, il tuo stipendio è
quello che ti meriteresti ogni volta che lo percepisci:
1.10€, che un caffè s'offre volentieri a tutti.
Nessuno dice che Firenze è la città più grande.
La più ricca. La più tecnologica, superfiga, megagalattica e coi brillantini.
E' piccola?!
Ma chi se ne frega! Ma a noi, co'i'tu golfino
ridicolo, che oltretutto ti fa un po' sudicio, che sembra tu c'abbia solo
quello e che la sera s'accompagni da solo nell'armadio dopo avetti rimboccato
le coperte, che tu ci rappresenti?!
A noi?! Ma che ce ne i***** d' icche tu
pensi d'i Renzi, delle su scelte politiche, d'icche mangia a colazione
se'cereali o i'latte co'i' nesquì (come diceva la mi nonna Angela, e si
chiamava davvero così). Che ce n'importa se t'ha rubato l'ultimo gorfino
ridicolo a sconto da H&M e tu ci se'rimasto male?!
A noi ce ne frega se tu OSI offendere la nostra città, la loro città, perché
Firenze è di tutt'i mondo e invece te tu c'hai giusto quei due che ti reggano
perché tu gli porti soldi sennò t'eri di già a fa' conferenze come Filosofo a
giro pe' guadagna' ingiustamente una miseria dopo tutta 'na vita di sacrificio
e studio.
Ce ne frega se ti PERMETTI di mancare di
rispetto all'essenza rappresentata in Firenze delle profondità umane; della
capacità umana del creare, dimostrazione della presenza nell'uomo dell'alito
divino.
Perché, caro il Marchionne, nessuno ti toglie
quelle che sono le tue capacità, peccarita'd'iddio sia mai.
Ma colle tue capacità te t'hai fatto felici
poche e solite persone, per un tempo relativo, e quando morirai saranno quelle
persone e perchè no, i loro eredi, a godere d'i tu lavoro e nessuno, dopo un
po', si ricorderà di te.
Di Firenze, della sua storia, i suoi artisti, la sua durezza verso quelli di
fuori, la sua maternità nell'accogliere chiunque la sappia apprezzare.
Di Firenze, dei fiorentini duri come il marmo ma
calorosi come il sole che vi risplende sopra; delle stradine anguste dove a
volte si respira l'odore del passato (e a volte davvero lo si respira porca
miseria).
Di Firenze, della
goliardia, dei dipinti, delle sculture, delle strutture, della cultura, di ogni
mattone, pietra, incisione, iscrizione, sbalzo, colore, tela,
sorriso, pennellata, acroterio, bassorilievo, abside, capitello, cazzi e
mazzi, bestemmia, scritto, poesia e prosa, guerre, intrighi, inganni e
personaggi magici e favolosi, di quella sì caro i'mi Marchionne!! Di quella sì
che si ricorderanno. Di Firenze.
Tu sei nient'altro
che polvere. Come lo sono io. Come lo siamo tutti. Firenze è la scatola preziosa
che contiene e protegge alcuni dei più grandi tesori dell'umanità. Lo spirito
divino dell'uomo.
Io non voglio sapere
se quando hai detto che siamo una città piccola e povera anche te tu c'avevi un
po' di spirito d'i'vino ma....leggi qua:
[...] I visitatori possono entrare nella vita delle famiglie che ebbero il
controllo del sistema bancario, cogliendo anche il persistente conflitto tra
valori spirituali ed economici.Il mito del mecenate è strettamente legato a
quello dei banchieri che finanziarono le imprese delle case regnanti, ed è
proprio quella convergenza che favorì l’operare di alcuni dei più importanti
artisti di tutti i tempi. Un viaggio alla radice del potere fiorentino in
Europa, ma anche un’analisi di quei meccanismi economici che – mezzo millennio
prima degli attuali mezzi di comunicazione – permisero ai fiorentini di
dominare il mondo degli scambi commerciali e, di conseguenza, di finanziare il
Rinascimento [....]
Ora, è naturale
supporre che tu sappia da dove deriva, dove ha le sue radici l'attuale sistema
bancario....certo, magari a'i'cepu non te lo dicono....ma come mi ha fatto
notare qualcuno, possibile che una persona che ricopre il ruolo che tu ricopri
sia un ignorante ed un caprone?! Certo che no. Non si sceglie una persona che
sa fare il suo lavoro, ma sa fare solo quello.
Si sceglie una persona con una certa cultura, che sappia esattamente di cosa
parla quando ne parla e pienamente consapevole del mondo, di come era, di come
è e, se sa fare il suo lavoro, di come probabilisticamente sarà.
Ed io credo che,
aldilà del goliardico blog, con cui un po' abbiamo scherzato ed un po' ci siamo
divertiti a prenderti per il ****, l'unica spiegazione alla tua infelice uscita
sia questa:
Secondo me, sei un
po' stronzo. E sottolineo che ho detto "secondo me", esprimendo
quindi un punto di vista soggettivo, che non è affermazione, ma quasi domanda,
sicuramente possibilità.
Ma tu questo lo sai.
Perché sei laureato in legge. E poi....Marchionne. Prendila con filosofia
;)
n.d.s.
*Omaggio ad "Amici Miei"
** Citazione: inizio di "Pinocchio" di Collodi
*** La Helianthus tuberosus L. esiste. E' davvero il girasole del Canada. Pensa icchè sono andata a scovare!
**** Parola di quattro lettere che, in termine gergale, indica il fondoschiena. Es: "bada che culo!" che si può intendere come un complimento, ma può voler dire anche " Che fortuna!"
Questo perché, avenne uno così...sai che fortuna! Ehm....
E
ora....varie ed eventuali risposte da Firenze!!!!
Queste
foto sono state postate su Facebook, quindi non sono opera mia, ma mi sono
decisamente "garbate".
Alcune sono solo goliardiche, una, sinceramente è volgare, ma vi garantisco che è altrettanto genuina come le altre, se non di più
Alcune sono solo goliardiche, una, sinceramente è volgare, ma vi garantisco che è altrettanto genuina come le altre, se non di più
Vorrei inoltre aggiungere che nel caso il Marchionne venisse a Firenze, si ricordi che non si è mai abbastanza ricchi per salvarsi da se stessi. Ci insegna la storia che quando si inciampa nel proprio ego, a volte si perde la testa (1789 docet).
Come si suol dire: "Sputate al re".
martedì 2 ottobre 2012
Idee piovose e colorate
Questa domenica pioveva.
No.
Questa domenica diluviava.
No.
Questa domenica c'era chi si divertiva a rovesciare interi container d'acqua sopra Firenze.
Ecco, questo rende abbastanza l'idea. Il diluvio sapeva troppo di giraffe, pinguini e leocorni.
Eravamo orquindi costretti in casa. E voi sapete cosa succede quando io ed Ello siamo costretti in casa...
Maligni....
Ci vengono "le idee". Pericolosissimo!
Abbiamo questi attacchi di creatività che in genere si trasformano in film dell'orrore, in cui Ello cerca di dipingermi di giallo con un pennello, mentre io gli getto addosso un gatto ormai verde!
Ora, generalmente, queste "mattane" venivano a me, che, quantomeno, avevo il buonsenso e la carità cristiana di comunicare almeno quei due, tre giorni prima, per preparare psicologicamente il soggetto; voi capite.....
Invece Ello no!!! Ormai divorato dalla sacra fiamma della pseudo-arte pittorica, se ne esce con:
"Io dipingerei il mobilino che copre il contatore della luce".
La frase fluttua nel silenzio più assoluto. I gatti voltano come a rallentatore la testa verso Ello, con occhi di dimensioni impossibili.
Ello sorride.
La frase cade a mo' di piuma sul pavimento.
"Sì" -sospiro del gatto che probabilmente dormirà in assurde tonalità fosforescenti-" come?!"
MAI chiedere come.....segue filosofica discussione di ben ore due per decidere se dipingerlo psichedelico anni '60, con rami e crepe che fanno finta di uscire dal legno ( e per quello toccherà chiamare qualcuno) oppure....oppure.....
Ma sì! Space invaders!!! Ma come ho fatto a non pensarci prima! Bastava guardare il sale e il pepe!
Allego qui immagine esplicativa:
Dunque, questa la situazione:
Poiché il nostro agevole lettore della luce non è incassato, bensì in bella vista ed orrido, il precedente inquilino vi aveva apposto sopra, sicuramente per scongiurare incubi diurni, una triste scatola di legno, verniciata di bianco sporco.
Abbiamo in seguito appreso, grazie ad un famoso sgrassante, che era verniciata di bianco e basta.
Essa restava tuttavia inguardabile come il sole di mezzogiorno, perciò erano mesi che proponevamo di verniciarla di un colore meno agghiacciante. Di darle un po' di vita, via.
Così, in questo ormai nostro folle slancio creativo abbiamo deciso di dipingerci sopra gli space invaders.....o quantomeno di provarci.
Allora, prima di tutto avevamo bisogno di fare gli stampini! Eccheccavolo! Professional ogni tanto no?!
Fatti gli stampini io, misero essere senza fantasia, pensavo di usare il colore di fondo (un bel giallo sparato) e un altro colore per i mostrilli.
NO! Sciagurata creatura!
Uno per colore...eh! Anche io, ma che triste e grigia figura sono!
E qui ho capito che il contagio, la contaminazione dovuta ala mia assidua vicinanza, aveva creato un mostro cromatico: Ello.
Vabeh.
Allora abbiamo preso il comodissimo tavolino da campeggio abilmente rubato ai suoi genitori (né esso verrà ma reso) e vi abbiamo appoggiato il cadavere della scatola di legno.
Abbiamo poi tirato fuori tutti i nostri colori. Lì la scelta è stata davvero ardua....lo ammetto. Quindi abbiamo optato per:
Rosso fuoco
Verde slimer
Violetto chiaro (per protesta)
Celeste....non ti scordar di me (eh?eh? che esperta fioraia ragazzi!)
E' stata dura lo ammetto. Abbiamo usato una dozzina di pennelli. Volevamo essere precisi, ma storti.
Ed essere precisamente storti....ma ci è venuta abbastanza naturale, perciò....
La prima parte è stata compiuta nel pomeriggio, accompagnati da " Il castello errante di Howl".
Verso le nove, ormai esangui (l'arte consuma) abbiamo deciso di mangiare. Non mi ricordo nemmeno cosa, resti fra noi.
Poi abbiamo ripreso.
L'opera (ahahaha) andava portata a termine. Allora abbiamo scelto un classico.
I " Blues Brothers", che non ti abbandona mai.
Insomma alle una di notte, ignari persino dei nostri nomi, siamo riusciti a finirlo....o quasi....nel senso che vinta dal sonno devo rifare la scritta GAME OVER, perché "over" è scritto più piccolo di "game". Lo farò oggi.
Però lo abbiamo appeso subito e ne siamo molto orgogliosi (probabilmente non è una meraviglia ma che ci importa?!).
In fondo perché andare in giro a cercare qualcosa, quando fuori vengono giù cascate d'acqua, in casa hai una cosa bruttissima, colori da legno ed una persona con idee fantastiche?!
Viva la pioggia!
Viva il legno e i colori!
Ma soprattutto....viva Ello! A patto che di queste idee non ne abbia troppe....
E se riesco a togliermi il gatto dai polsi, perché in questo momento lo ho proprio SOPRA i polsi, faccio la foto e la allego....
Maledetto ciccione!
E ora....
FOTO!!!!
Beh, naturalmente il GAME OVER è nascosto...eheheheh. Appena pronto però verrà aggiunto a questa foto!
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