mercoledì 22 gennaio 2014

Chi si ferma è perduto!!!

Infatti.
Devo dire che stando ferma a causa di una rottura del menisco mi sono resa conto che dopo essere stata a lungo ferma, ripartire è stato difficile. Anzi molto difficile.
Ho anche scoperto che l'ozio non è il padre dei vizi, ma l'amico di Amazon.
Infatti ho comprato tre puzzle senza avere il posto dove farli. Bellissimi, peraltro.
Ho comprato magliette per le prossime due stagioni primavera/estate. Mio marito mi ha legato alla sedia.
Credevo fosse un gioco erotico. Invece mi ha sfilato la carta ricaricabile di mano e le ha dato fuoco davanti ai miei occhi.
Ho pianto, ma poi mi sono resa conto di una cosa....morta una carta se ne fa un'altra..
Mhauhauhauah ( risata diabolica ).
Ad ogni modo, stare fermi è pericolosissimo. Anzitutto ti ritrovi alla mercè dei gatti, bestie infide e soprattutto insidiose.
E più sono pesanti e più sono insidiose. Tu siedi al tavolo, una postazione stile plancia di Star Trek creata dal marito presto santificato, spaparanzata mentre "parli" amabilmente con i tuoi amici; quando all'improvviso arriva un gatto (in genere quello più ciccione e impertinente) ed ignorandoti bellamente, come tu fossi un suppellettile qualsiasi (e pure inutile) si sdraia languido davanti al pc, puntella le zampe per allontanarlo e si getta a peso morto sul tuo polso. E mentre il tuo polso si frattura fra l'esplosione di tutte le tue terminazioni nervose, il malefico mette pure le zampe sulla tastiera.
Un po' come un amico che entra, si sdraia pigramente sul divano e già che c'è, perché no, si leva le scarpe e mette i piedi sul tavolino.
Non so se rendo l'idea.
Ho passato quasi un mese così. Ho il polso ondulato, per permettere al gatto di appoggiarsi un po' ad ogni altezza. Così; mi sembrava un doveroso atto di cortesia.
Naturalmente c'è stata una sottile ritorsione una volta riacquistata una parvenza di mobilità.
Semplici e affettuose rappresaglie, si capisce. Che so; svegliarlo all'improvviso mentre dorme gettandosi di peso sul letto urlando "watttaaa".
Oppure che so, prenderlo alle spalle facendo "buh!!!" quando meno se lo aspetta. Certi salti!
Quando ha iniziato a stiracchiarsi facendo a strisce Ello ho smesso. Vendetta trasversale felina.
Ello non poteva pagare il prezzo della mia rappresaglia.
A quel punto io però ero nuovamente deambulante...beh...insomma zoppicante per casa.
Tipo Igor. Igor dai, quello di "segua i miei passi. si aiuti con questo" e così via. Almeno è divertente. Così, ridere da sola, mentre un gatto psicopatico si infila fra la gamba e la stampella per vendicarsi di ore di sonno interrotto.
Però che dire; siam ragazzi. Si fa per ridere.
Certo, la pallina messa a tranello all'inizio del bagno è stata pesa.
E quindi ho dovuto svitargli un piano di quella che io chiamo l'astronave felina. La tipica struttura felina "arrampico/dormo/gratto le unghie di notte/ ci salto sopra mentre ti addormenti facendo rumori da film dell' orrore".
Ora abbiamo fatto pace.
Lui arriva e mi guarda. Io alzo il sopracciglio con aria ostentatamente autoritaria; lui si avvicina. Mi tira una testata (eh lui va così...testate per dimostrare il suo ammore) si sdraia, io gli porgo il polso alla giusta altezza per poter muovere il mouse e scrivere. Lui si puntella con le zampe al lato del pc e invece di spostarlo sposta un po' me.
Poi lui si addormenta ed il mio polso dopo un po' anche.
Però a parte i vari problemi circolatori le cose funzionano bene.
Piano piano ho iniziato a fare anche qualcosa in casa. Per esempio stamani volevo fare la lavastoviglie. Ho fatto per mettere una pentola e ho visto che c'era giusto lo spazio per un mestolo. Ho guardato il gatto. Lui ha alzato le spalle, mi ha passato il mestolo e poi dato che secondo il suo modesto parere aveva contribuito ai lavori domestici, ha girato il regal culo ed è andato a mangiare. Come ogni dieci minuti circa. Ci puoi rimettere l'orologio con quel gatto.
L'altro invece serve come gatto da guardia. Quando qualcuno arriva al secondo piano circa, se è di famiglia si mette a chiacchierare come fosse ad un comizio politico "mi mia ma miao mirimiao ma".
Come no, ma per la globalizzazione cosa pensavate di fare?!
Si gira e sdegnato risponde "mamao". Interessante.
Se è uno sconosciuto inizia a fissare la porta come un segugio, ovvero zampetta sollevata, sguardo pallato e orecchie indietro. E diventa di terracotta.
A quel punto non sai bene perché, ma ti ritrovi dietro la porta con un coltello in mano, ansimante, aspettando che Jason Voorhees di "Venerdì 13" la abbatta.
Al contrario suona il campanello:
"Lettura del gaaas".
Apri la porta sospirando di sollievo, ma dimentico ormai del coltello, che non può però far a meno di notare il povero lettore di lettori.
"B-buongiorno"
"Buongiorno" sorridi tu amabilmente.
"L-leggo il co-contatore"
Che tenero, penso io, balbetta...
"Ma certo, è esterno, vuole la chiave?!"
Vedo che si rilassa e urlando stridulo risponde.
" NOO, MA SI FIGURI, HO LA CHIAVE MA CHE STUPIDO". E ride come un sociopatico.
Un po' basita lo guardo e poi dico "ok, buona giornata"
"A-anche a lei..."
Chiudo la porta. Guardo il gatto ma vedo il coltello. Mi copro gli occhi con la mano scuotendo la testa.
Poi guardo il gatto: "ma vaffanculo"dico.
Dopodiché sono andata in bagno con l'intenzione di fare una lavatrice.
Non è mai facile fare la lavatrice in questa casa. Io metto tutti i panni in una cesta e li trasporto davanti alla lavatrice. Torno e uno dei gatti ci dorme sopra. Ma dorme di gusto.
Finge abilmente, dato che ho appoggiato la cesta pochi minuti prima. Capisco l'induzione auto-ipnotica della fase rem; ma c'è un limite a tutto.
Ad ogni modo, rovescio di forza la cesta ed il gatto atterra con grazia e leccandosi una zampa. Lo guardo socchiudendo gli occhi in un gesto di stizza.
A quel punto do il via alla lavatrice e vado in camera. Cambierò le lenzuola, visto che zoppico benino.
Tolgo le lenzuola e sul materasso c'è un gatto.
Lo guardo allibita.
Vado in cucina. Mi do uno schiaffo. Torno in camera. Nessun gatto sul letto. Bene.
Butto il lenzuolo di sotto.
Gatto.
Sono sicura che mentre lo stendevo non ci fosse. Mi concentro e capisco. Sono le medicine. Lo sapevo che andava a finire così, che un giorno all'improvviso avrei perso il senso della realtà.
Mi rendo conto, in uno sprazzo di lucidità che l'unica soluzione è ignorare l'allucinazione felina.
Stendo il lenzuolo di sopra.
Gatto.
Metto la coperta.
Gatto. Acciambellato. Che dorme.
Sempre ignorandolo cambio le federe ai cuscini. A quel punto mi rendo conto che c'è un gatto per cuscino. Mi giro e le lenzuola da mettere allo sporco sono una perfetta riproduzione 3D del globo terracqueo.
Come Atlante mi carico il globo di cui sopra in spalla e pari pari lo metto allo sporco.
Che serà serà.
Mi siedo sfinita sulla sedia di cucina. Lo so, sembra poco, ma con una gamba col tutore e una stampella non me la sono cavata male. Mentre mi giro per farmi un caffè noto che un gatto mi guarda davanti alle ciotole. Semi vuote.
Le riempio, faccio il caffè e mi siedo. Bevo il mio caffè facendo niente e facendolo di gusto.
Mi guardo intorno. Sola. Il pc è al suo posto che mi guarda ammiccante. Accanto un libro letto almeno trenta volte, che trovo più allettante. Infilo le cuffie e metto la musica. Leggo mentre bevo il caffè. Sola.
Sarà che chi si ferma è perduto, ma chi lo ha detto non aveva sicuramente dei gatti.
CONAN
(il ciccione
invadente)


KILA
( il gatto da guardia;
qui non molto vigile)

E comunque mi devono spiegare come fanno a stare comodi così 'cci loro.






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