domenica 23 marzo 2014

Raffreddore mon amour!

Eccone un'altra, direte. Una che la legge 180 ha lasciato libera a vagare nel mondo!
E invece no, cari i miei piccoli lettori (cit.), non è così e vi spiego subito perché.
Tre anni fa ho smesso di fumare. Non so per quale assurdo motivo lo abbia fatto, considerando che da quando ho smesso non ho passato un giorno "sana".
Dopo due tre mesi che non fumavo, quando tutto era splendido, profumato e pulito, all'improvviso ho smesso di respirare normalmente.
In che senso, direte voi?!
Molto semplice. Sono perennemente raffreddata. O, meglio, ho sempre il naso intasato e non faccio che starnutire se c'è un odore un po' più forte del solito, un po' di freddo, un gatto che cammina sul tavolo da destra a sinistra, una coperta che va sopra il naso, la maglietta del colore sbagliato.
Soprattutto quello.
Se la maglietta non si intona con il resto oppure ho i calzini diversi ecco là che inizio a starnutire.
Ora, il problema quale è?!
E' che non è così ogni tanto o per qualche periodo. No. E' così sempre. Tutti i santi giorni.
Ormai mi alzo e il gatto mi passa un fazzoletto, mentre si infila il prezzemolo nelle orecchie per ripararsi dalla rumorosa serie di starnuti in arrivo.
In pratica inizio a starnutire per un sette volte almeno di seguito.
Dopo di che per tutto il giorno sono tappata.
C'è ogni tanto la speranza di respirare a bocca chiusa ma è raro. A volte di giorno, ma starnutisco lo stesso. Quello non passa mai. E nemmeno il soffiarsi il naso.
Credo di aver diritto a grosse percentuali degli introiti della "Tempo", con tutti i soldi che ho speso in fazzoletti solo in questi tre anni.
Nel frattempo ovviamente (questi a sprazzi per fortuna) mal di denti, chili presi ( non a sprazzi vaff...), e altri mille fastidiosissimi problemi che per fortuna, piano piano (tre anni) stanno sparendo.
Ma ci sono dei vantaggi. Non fumo e ho un po' più di soldi a fine mese.
Vorrei dirvene altri.
Appena li trovo vi aggiorno.
Poi, improvvisamente, quando i nervi stanno per cedere.....il raffreddore!
IL RAFFREDDORE!!! Tosse! Febbre!
Dio ti ringrazio...sto tornando normale! Posso fare qualcosa per curarmi! Non mi limito a soffiarmi il naso no!
Posso finalmente svaligiare una erboristeria e rispondere alla domanda "come stai"...."male! Sono malata!"
Yeeeee
Ehm, scusate.
Ad ogni modo, capite il punto?!
Essere inutilmente intasata per tre anni. Non poter dire che sono malata perché non è vero.
O meglio, non nel termine stretto della parola.
Invece ora c'è un perché. Se starnutisco, se tossisco, se dormo a bocca aperta come i pesci.
C'è un perché se sembro babbo natale a fine serata, anche se, ovviamente, quello non accade tutte le sere, per fortuna.
Quindi oggi mi sono "sdata". Mi sono calata nel ruolo della perfetta ammalata.
Tenevo da parte una vecchia coperta da nonna papera, una specie di sciarpa informe. Un elastico per capelli del cambriano inferiore.
Ho un bel pigiamo a tuta da ginnastica. Sotto grigia, sopra felpa della levi's. Informe perdio! Sennò sembro una ginnasta non una malata.
Naturalmente anche il posto e la posizione hanno un loro perché.
Cucina. Televisore acceso (da non guardare, solo per figura), computer davanti, sguardo stanco a mezz'asta.
Davanti postazione medica.
Argotone (old style), Golamir, Propol2 per bimbi.
Già che ci siamo mettiamo un paio di creme lenenti per le screpolature e un bel termometro.
Accanto la manina grattatutto. Fondamentale per la postazione medica. Mica posso chiamare l'infermiere tutto il tempo!!!
E difatti l'infermiere viene ad assicurarsi delle mie condizioni, si premura di preparare il tè, fingendo a sua volta che io sia una povera barbona tisica per darmi un po' di soddisfazione.
Anche questo fa parte del contratto del matrimonio.
Lui può far finta di essere in fin di vita a letto con 37.1 ed io posso fingermi una barbona tisica se dopo tre anni di "sano" intasamento finalmente mi ammalo.
C'est l' amour.
E quindi sono qui, tossendo in maniera drammatica mentre scrivo; un po' come Fryderyk Chopin mentre componeva, ma senza talento.
Ad ogni modo la grande soddisfazione mi viene data dal mio infermiere.
Ello risponde prontamente alle mie deliranti richieste, accompagnate da voce da oltretomba.
Tipo "amore- coff coff - mi faresti il tè?! Coffcoffcoff...."
Occhi al cielo di Amore, dolce sorriso di comprensione per la vecchia e silenzioso cenno di consenso.
"Sii.." strascicato.
Gliel'ho chiesto ora mentre scrivo, quindi il sì strascicato è reale.
Anche lui tossisce una volta, come a sottolineare di non calcare troppo la mano.
E quindi per tutta risposta mi soffio rumorosamente il naso.
Mahuhauhauhcoffcoffcoff....gasp! Oddio...non posso fare la risata malefica!!!
ODDIO!!!!!
Devo guarire. Non posso non fare la mia risata malefica, altrimenti niente avrebbe più senso.
Prendo quindi lo spruzzino per la gola e giù due o tre volte: ffzzzz!
Oddio se brucia!
E giù una pasticchina di propoli!
Tanto è roba da bambini, ovvero le uniche che non contengono alcool.
Quindi sarebbero fino ad otto pasticchine al giorno.
Me so pure comprata il colluttorio. Non si sa mai.
Che vi devo dire.
Mi godrò la malattia il più possibile. Ma non posso nemmeno stare malata in aeternum giusto?!
Anche perché io domani devo scendere di nuovo in pista.
Perché martedì ho una visita alla gola (eggià) e la fisioterapia (eggià). Più tutti gli impegni vari.
Perciò, almeno il fine settimana, lasciatemi giocare alla signora delle camelie, che poi da lunedì mi tocca rifà candy candy che anche morente se trascinava ad aiutà i malati di mente che placavano i leoni co' du' carezze!!!
Almeno fino a domattina è "raffreddore mon amour!"

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